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17a. Angelica Archangelica – Angelica

17a

Angelica Archangelica

Angelica

 

 

LA PIANTA

L’Angelica Archangelica, chiamata comunemente Angelica, è una pianta erbacea biennale cespitosa, conosciuta ed apprezzata per i suoi molteplici utilizzi. Appartiene alla famiglia delle Apiaceae – Umbelliferae ed è distribuita in tutta l’Asia e l’Europa. Si distingue per essere una pianta resistente e cresce in un terreno umido, gradendo un’esposizione a mezzo sole.

 

La pianta può raggiungere un’altezza di 2 metri circa. Il fusto è cavo, misura circa 4 cm di diametro e può presentare sfumature rossicce. Le foglie sono picciolate, riunite a gruppi di tre e con margine seghettato. L’infiorescenza si presenta a grandi ombrelle composte da circa 30 raggi sostituiti a loro volta da ombrellette più compatte. Il fiore è di colore verde. Il frutto, impropriamente considerato il seme, si genera in seguito alla fioritura, è ellittico, appiattito e di colore verde. La droga è costituita dalle radici essiccate che si presentano sotto forma di rizoma. L’odore è gradevole e aromatico.

 

PERIODO DI FIORITURA: maggio – giugno – luglio

ALTRI NOMI

Erba degli Angeli, Arcangelica, Angelica di Boemia.

GLI IMPIEGHI

Elencare tutte le proprietà dell’Angelica sarebbe impegnativo. Si consiglia l’assunzione di Angelica per il suo effetto eupeptico, antiacido gastrico, carminativo, stimolante del sistema nervoso centrale, emmenagogo. Può essere assunta sottoforma di tintura madre per favorire il rilassamento dell’apparato gastrico e della muscolatura liscia, Viene considerata il rimedio naturale per eccellenza contro l’asma.

Apprezzata nel campo farmaceutico grazie alle proprietà medicinali, viene impiegata anche nel settore liquoristico, in quello dei profumi per la creazione di deodoranti e in cucina come frutta candita e aroma per zuppe o minestre.

LO SAPEVI CHE…?

  • Neanche da dirlo, l’etimologia deriva dal latino medievale “herba angelica”, secondo la tradizione per cui si credeva che la pianta potesse proteggere dal diavolo e curare malattie gravi. Sempre secondo credenze popolari, si dice che le proprietà curative della pianta fossero state rivelate ad un frate da un angelo. Durante il Medioevo si pensava potesse guarire la peste.
  • La pianta fiorisce una volta soltanto duranti il secondo, il terzo o il quinto anno di vita. Dopo essere fiorita muore. I frutti si raccolgono soltanto durante l’estate del secondo anno quando le ombrelle sono ancora verdognole.
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