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21a. Calendula Officinalis – Calendula

21a

Calendula Officinalis

Calendula

 

LA PIANTA

La Calendula Officinalis, chiamata comunemente Calendula, è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Le origini della pianta sono tutt’ora sconosciute. Il mistero legato alla sua origine è dovuto al fatto che non sia mai stata trovata allo stato spontaneo, a differenza della variante “arvensis”, più rustica e campestre. Si sa, però, che molto facile da coltivare, non necessita di particolari attenzioni, resiste a temperature anche piuttosto basse e predilige un’esposizione a pieno sole.

 

Il fusto della pianta ha un portamento eretto e in pieno sviluppo può raggiungere i 50 cm di altezza. La parte più caratteristica è sicuramente l’infiorescenza ben riconoscibile: il fiore a capolino si distingue per il suo colore giallo acceso o arancio a seconda della varietà. Le foglie sono lanceolate, disposte a rosetto intorno allo stelo si presentano spesso ricoperte da una peluria che le fa sembrare vellutate.

 

PERIODO DI FIORITURA: da inizio primavera ad autunno inoltrato.

ALTRI NOMI

Calendola, Fiorrancio, Callandria, Garofano di Spagna, Cappuccino, Fiore da ogni mese, Callendria

GLI IMPIEGHI

Una delle erbe più note utilizzate nella medicina erboristica occidentale, la Calendula è conosciuta per i suoi benefici lenitivi, ipotensivi, calmanti, emollienti, antibatterici e antinfiammatori. È risaputo che alcune gocce di olio essenziale strofinate sul ventre possano aiutare a calmare i crampi, mentre sottoforma di pomata viene utilizzata per la cura di arrossamenti ed ustioni. Un infuso con la Calendula aiuta a regolarizzare il flusso mestruale, riducendo un sanguinamento eccessivo, allevia il dolore e sostiene il sistema linfatico, liberando le tossine in eccesso. Alla Calendula si attribuiscono, inoltre, capacità analgesiche e antinausea. È ampiamento utilizzata anche in campo cosmetico.

LO SAPEVI CHE…?

  • L’origine del nome deriva dalla parola latina “calendae”, ovvero “ricorrenza mensile”. Le ipotesi legate alla spiegazione del nome sono principalmente due: alcuni sostengono che questo sia dovuto alla fioritura pressoché mensile della pianta, altri, invece, si rifanno all’utilizzo della Calendula, assunta per favorire il ciclo mestruare e per calmarne i dolori.
  • La pianta della Calendula ha assunto significati importanti fin dall’antichità: gli Egizi la consideravano capace di ringiovanire, i Greci ne utilizzavano fiori e petali per abbellire i cibi e gli Indù la veneravano.
  • Secondo una credenza popolare, se al mattino i fiori non si aprono, probabilmente quel giorno pioverà.
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