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Coltivazione piante medicinali – come nasce una tisana in filiera corta

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La coltivazione delle piante medicinali è una pratica antica che oggi è tornata di moda anche per contrastare le crisi economiche di altri settori e colture produttive in crisi (vedi mercato del mais o del grano)

Per coltivare piante medicinali occorrono in primis un’area lontana da fonti di inquinamento certificata biologica con un certificatore come CCPB o ICEA.

Occorrono alcune attrezzature come trattori per l’aratura dei terreni, frese per fresare l’interfila e alcuni dipendenti per la pulizia in piena stagione lungo la fila attorno alla pianta in modo manuale.

Il prodotto una volta tagliato (sempre manualmente) va portato in azienda ed essiccato immediatamente. Esistono diverse tipologie di essiccazione. La più funzionale è quella utilizzata dalla nostra azienda che si configura come essiccazione a freddo a cellula aperta.

Il prodotto essiccato va poi defogliato con una defogliatrice automatica e deve essere ripulito delle parti non utilizzate per gli infusi. (gambi e parti legnose)

il prodotto così lavorato può essere tritato in un mulino a martelli e setacciato con una pezzatura tra i 1500 e i 300 micron. Nasce così il taglio filtro pronto per essere sanitizzato ed imbustato.

Impianti all’avanguardia della IMA di Bologna confezionano a 250 bustine/minuto il prodotto in pratici sacchetti filtro senza collanti e senza ftalati chiusi con un filo di cotone da agricoltura biologica.

Il prodotto è pronto per essere venduto e arrivare a casa vostra in tazza mantenendo tutte le caratteristiche del prodotto appena raccolto.

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