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Tisana Biancospino -TerraeMonaci-20g-20 Filtri

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1 recensione per Tisana Biancospino -TerraeMonaci-20g-20 Filtri

  1. valverbe

    5 stelle a questa tisana amica del cuore

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NOME PRODOTTO + PESO NETTO PRODOTTO + N° DI FILTRI

BIANCOSPINO– TERRAE MONACI – 20g – 20 FILTRI

CODICE EAN DEL PRODOTTO

8021003501617

ELENCO DEGLI INGREDIENTI

Biancospino (Crataegus Monogyna Jacq.) foglie e fiori 100%.*. [*BIO]

AGRICOLTURA UE

DESCRIZIONE

La tisana al puro Biancospino racchiude al suo interno tutte le virtù di questa preziosa pianta. Il Biancospino è conosciuto fin dall’antichità per la sua potenzialità di controllo dell’ansia e per favorire il microcircolo agendo come vaso dilatatore.

ISTRUZIONI PER L’USO

Un filtro in acqua bollente. Lasciare in infusione per 5/7 minuti con coperchio per evitare la perdita dei principi volatili. E ‘preferibile non usare acqua clorata. Prima di togliere le bustine, premerle leggermente con il cucchiaino. Possibili lievi variazioni di gusto e colore fanno parte della naturalità del prodotto.

CONSERVAZIONE

Conservare in luogo fresco e asciutto.

SHELF LIFE

36 mesi dalla data di confezionamento.

 

CURIOSITÀ:

Il Biancospino cresce spontaneo nei boschi della Valle Varaita in aree incontaminate. I rami fioriti vengono raccolti nel mese di luglio e messi a essiccare in innovativi impianti di essiccazione a freddo che preservano integra la membrana cellulare del prodotto. Questo conferisce alla tisana al Biancospino di nostra produzione un valore unico aggiunto di qualità.

Il Biancospino viene utilizzato anche in tintura madre o in macerato glicerinato sotto forma di gocce. Usandolo in tisana si consigliano 2 tazze al giorno da prepararsi ponendo 1 bustina monodose di Biancospino foglie in una tazza da 150 ml di acqua bollente per circa 8-10 minuti con coperchio.

Il Biancospino in tisana abbassa la pressione e riduce le palpitazioni, ha un’azione di lungo periodo e – salvo non soffriate di pressione bassa – potete assumerlo anche per periodi prolungati.

La Tisana al Biancospino è un rimedio antico ma sempre funzionale. Le foglie ed i fiori di Biancospino vengono essiccati con una tecnologia innovativa che preserva la membrana cellulare aperta. La raccolta avviene nei boschi del Piemonte nelle valli del Monviso. La nostra azienda risiede nell’area del parco del Monviso riconosciuto come patrimonio UNESCO a tutela della biodiversità e della biosfera che caratterizza il nostro territorio.

 

 

 

ALCUNE INFORMAZIONI AGGIUNTIVE:

Il biancospino, tisana dalle mille virtù amica del cuore

 Altri nomi

Albero di maggio, bread and cheese tree, hawthorn.

 

La pianta

Il biancospino appartiene al genere Crataegus, che conta 280 specie diffuse nella maggior parte delle regioni temperate dell’emisfero boreale. In erboristeria i biancospini utilizzati sono diversi, ma tutti con le stesse proprietà, oltre che con caratteri botanici simili: Crataegus azarolus, Crataegus curvisepala, Crataegus nigra, Crataegus pentagyna e, in particolare, Crataegus laevigata, Crataegus monogyna e Crataegus oxyacantha.

Il biancospino è un grande arbusto caducifoglie spinoso dal rapido sviluppo. Le foglie sono piccole, cuneiformi e profondamente incise. I fiori compaiono tra aprile e maggio, sono di colore bianco ed emanano un forte odore amaro, da alcuni paragonato all’odore del pesce andato a male, a differenza del gradevole profumo delle rose, che fanno parte della stessa famiglia, le Rosacee. I frutti, in molti testi erroneamente definiti bacche, sono in realtà dei piccoli pomi (come le mele) e in autunno assumono un colore rosso vivo (la polpa è giallastra). Indifferente al tipo di terreno, cresce nei boschi non troppo densi e in quelli che confinano con coltivi e praterie. Colonizza facilmente le zone agricole abbandonate.

 

Gli impieghi

La droga del biancospino, ovvero la sua parte più ricca di principi attivi usata in erboristeria è costituita dalle foglie e dai fiori, raccolti ancora in bocciolo a fine primavera. È presente in commercio come erba per infusi, ma anche sotto forma di capsule, tinture, estratti solidi e liquidi, sciroppi e succhi.

La pianta fu usata a lungo come siepe e come ornamentale, grazie alle spine e alla bella fioritura bianca che lascia il posto, a maturazione, ai frutti rossi. Acquistò un’importante valenza medicinale attorno al XIX secolo, con le prime investigazioni fitochimiche, che misero in luce la presenza, al suo interno, di svariati composti quali acido ursolico e crategolico, flavonoidi, catechine, acidi fenolici e aminopurine.

Tali sostanze sono responsabili di effetti diversi. Tra quelli riconosciuti dal Ministero della Salute si annoverano:

  • il biancospino in tisana ha la capacità di regolare la funzionalità dell’apparato cardiovascolare;
  • il biancospino in tisana ha effetti rilassanti e in grado di promuovere il benessere mentale;
  • il biancospino in tisana ha capacità di regolare la pressione arteriosa;
  • il biancospino in tisana ha proprietà antiossidanti.

Tutto ciò concorre a rendere il biancospino una pianta molto apprezzata per contrastare i primi stadi dell’insufficienza cardiaca congestizia, come aiuto durante la convalescenza post infarto, per la pressione alta, l’aterosclerosi e le lievi aritmie cardiache. Nella medicina popolare trova impiego anche come diuretico, nel caso di problemi digestivi, tensione nervosa, insonnia e persino mal di gola. Associato al magnesio, è indicato nei casi di ansia e crisi di panico.

 

Lo sapevi che…?

– Il nome Crataegus pare derivare dalle parole greche kratys, “forte” e aix, “capra”, forse con riferimento al fatto che le sue spine sono in grado di tenere lontane perfino le capre.

Monogyna invece è composto da monos, “unico” e gynè, “donna”, perché i fiori di questa specie presentano un solo elemento femminile: un solo stilo, con un solo ovulo e, pertanto, un solo seme nel frutto.

– Il biancospino è una pianta importante per attirare biodiversità in giardino: ospita infatti numerosi invertebrati, è nutrice di alcune specie di farfalle, i suoi fiori sono visitati dalle api e i frutti costituiscono una riserva di cibo in inverno per gli uccelli, che ne diffondono i semi.

– Per i Celti il biancospino era un albero magico, sacro alla dea madre e associato ai riti di fertilità che si celebravano durante la festa di Beltane. Era considerato la dimora delle fate e degli spiriti del bosco, nonché un mezzo potente per lanciare incantesimi.

 

I nostri consigli

Il biancospino cresce spontaneo nei boschi che circondano la nostra azienda in Val Varaita. Dal bosco al laboratorio la strada è breve, e la pianta trova impiego in una vasta gamma di tisane. Scoprile sul nostro sito e trova quella giusta per te.